Una giornata per riflettere. Per introdurre nuove pratiche. Per favorire una cultura che diventi “coltura”, nel senso di coltivare quei valori della prevenzione fondamentali della produttività quotidiana di datori di lavoro e lavoratori ma anche di organizzazioni datoriali e sindacali, governi ed enti.
Si celebra mercoledì 28 aprile la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo).
In attesa dei dati definitivi pubblicati in occasione della relazione annuale di metà anno, l’INAIL ha pubblicato, a gennaio di quest’anno, i dati provvisori degli infortuni sul lavoro occorsi nell’anno precedente.
Ai numeri ufficiali dell’Istituto, vanno aggiunti anche quelli relativi agli infortuni subiti dai lavoratori “in nero” che non vengono denunciati.
Il confronto tra i dati del 2021 e del 2022 va fatto, dunque, con molta prudenza.
Fatta questa premessa, si evidenzia come nel 2022, rispetto all’anno precedente, si registri un aumento pari al 25,7% delle denunce di infortunio. Per quanto riguarda le differenze di genere, i dati mostrano una maggiore incidenza degli eventi occorsi alle lavoratrici (+50,4% di quelli in occasioni di lavoro) rispetto a quelli denunciati per i maschi (+16,4% di quelli in occasioni di lavoro).
In compenso, nel 2022 si è assistito ad un lieve calo generale degli infortuni con esito mortale (-10,7%) dovuto soprattutto alla ridotta incidenza delle morti da contagio Covid-19 parzialmente vanificato, tuttavia, da un deciso incremento dei decessi in itinere (+21% rispetto al 2021).
Per invertire, dunque, un certo tipo di tendenza occorre rinforzare la strada della prevenzione. A lavoro passiamo la maggior parte del nostro tempo. Sul luogo di lavoro si deve stare bene. Stare bene significa anche lavorare in Sicurezza e significa che tutti i soggetti coinvolti lavorino di prevenzione per il proprio bene e quello della collettività, facendo in modo che ognuno rivolga lo sguardo non solo alla sicurezza personale ma anche a quella dell’altro.
