Una giornata non solo per ricordare, ma per fare, per continuare a fare, per farlo sempre di più, tutti insieme a gran voce. Oggi 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Perché proprio questo giorno? ll 25 novembre 1960 vennero uccise in Repubblica Dominicana le sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa. Vennero catturate, violentate e uccise dalla polizia militare mentre andavano a trovare i mariti in prigione, attivisti come loro contro la dittatura di Rafael Leónidas Trujillo. Per omaggiare il loro coraggio e il loro sacrificio, nel 1999 le Nazioni Unite scelsero questo giorno per ricordare gli abusi e le violenze subite dalle donne in ogni angolo del mondo.
Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2021 sono stati commessi 303 omicidi: 184 casi sono uomini e 119 sono donne. Le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia sono 139, 39 uomini e 100 donne.
Tra i moventi degli omicidi, il primo posto è occupato da “lite, futili motivi, rancori personali” (45,9%), valore rilevante per le vittime di entrambi i sessi (47,3% per gli uomini e 43,7% per le donne). Al secondo posto figurano i “motivi passionali” (11,6% degli omicidi), con una netta distinzione per sesso (20,2% per le donne e solo 6,0% per gli uomini).
Nel 2021 si sono registrati circa 7 milioni di accessi al Pronto Soccorso di donne, di cui quasi 6.300 con l’indicazione di diagnosi di violenza (9,3 ogni 10 mila accessi).
Nel 2021, 19.600 donne hanno affrontato il percorso di uscita dalla violenza con l’aiuto dei Centri Antiviolenza.
Numerosi in tutta Italia eventi, mostre e spettacoli per tenere aperta la riflessione sul tema.
Un numero su tutti: 1522. È il numero antiviolenza e stalking. Attivo h24 è gratuito anche dai cellulari. Operatrici specializzate sono a disposizione per accogliere richieste di aiuto.